Obiettivi
Guardare alla storia della Seconda Guerra Mondiale, della Deportazione e della Shoah in chiave europea significa costruire la consapevolezza che i processi che ne sono alla base sono parte di un passato comune, così come lo sono le conseguenze sociali, politiche e culturali che quella storia ha prodotto. La costruzione di una società civile non può che fondarsi su questi presupposti, e i viaggi della memoria contribuiscono a educare una generazione di giovani europei che siano in grado di afferrare il senso profondo e complesso delle sfide del presente. Gli obiettivi specifici del percorso sono articolati in n. 4 incontri precedenti al viaggio(liceo Banzi-Lecce) e intendono:
- Sviluppare una conoscenza adeguata degli eventi e dei processi storici alla base dell’ascesa e dell’affermazione dei fascismi in Europa alla luce dei loro aspetti comuni e peculiari.
- Comprendere i processi, funzionali e intenzionali, che hanno portato alla Shoah e agli altri stermini della seconda guerra mondiale.
- Proporre una riflessione sul rapporto tra l’individuo e la società di massa, evidenziando l’estrema varietà di ruoli e di livelli di coinvolgimento delle persone nel fare la storia.
- Orientarsi nella memoria – Stimolare un uso critico delle narrazioni e delle diverse tipologie di fonti, in particolare delle memorie, individuali e collettive, che la storia lascia in eredità.
Tempo di apprendimento
Apprendimento in: 1 MESE
Contenuti
Il progetto mira a creare una rete di giovani che da testimoni consapevoli di quanto resta degli orrori della Seconda Guerra Mondiale si mettano in gioco nella società civile nelle varie forme di impegno verso una cittadinanza attiva. Il Treno della Memoria non è una gita scolastica o un semplice viaggio, ma uno spazio di conoscenza, un viaggio nella storia e nella memoria attraverso un percorso educativo capace di coniugare attività ludiche, testimonianze dirette della storia, incontri e laboratori verso la finalità, chiara e condivisa con i partecipanti, di formare nuovi cittadini attivi nel costruire la realtà che li circonda. Il Treno della Memoria non accompagnerà quindi solamente i giovani partecipanti alla scoperta della verità storica dei campi e dei loro ultimi testimoni per raccogliere e conservare questa importante eredità. Sarà invece un percorso educativo completo che potrà fare la differenza nel modo di porsi dei giovani non solo verso la storia ma anche verso le proposte di impegno nel quotidiano. I giovani partecipanti saranno chiamati ad essere testimoni e moltiplicatori dell’esperienza vissuta attraverso la “restituzione” alla popolazione dei territori di provenienza dell’esperienza del Treno e del messaggio che esso vuole lanciare attraverso una varietà di forme espressive scelte dai ragazzi in un processo guidato con gli educatori. L’obiettivo successivo è quello di fornire ai ragazzi occasioni concrete di attualizzare l’impegno personale, la partecipazione e la formazione appresa durante il progetto, nella loro vita quotidiana. In tal modo i giovani possono tornare a casa come testimoni informati dei fatti e delle memorie della Seconda Guerra Mondiale e dei Campi di sterminio e sulla base di queste conoscenze divenire creatori di realtà e cittadini nel significato più alto del termine.
Il progetto si sviluppa attraverso attività formative ispirate all’educazione non formale. I processi formativi possono infatti agire a livelli diversi: se le scuole si rifanno alla sfera formale dell’educazione, è invece educazione informale quella impartita attraverso la socializzazione. L’educazione non formale, per rifarci a una celebre definizione, è quell’attività educativa “svolta fuori dal sistema formale di istruzione […] che sia rivolta a soggetti bene identificabili e riguardi obiettivi formativi ben definiti”. Le attività proposte ai partecipanti del Progetto Treno della Memoria si rifanno quindi a questo particolare modello
educativo per avvicinare il più possibile i ragazzi a una dimensione meno scolastica e accademica. Crediamo che un percorso caratterizzato da un approccio e da una struttura di questo tipo sia il miglior modo per coinvolgere i partecipanti e per consentire loro di sviluppare le idee e ragionamenti proposti dal progetto.
A ciascun gruppo educativo vengono affiancati due o più animatori che, nei mesi precedenti il viaggio, svolgono attività propedeutiche al viaggio stesso. Attività informali di laboratorio e lezioni frontali costituiscono l’impostazione del nostro decennale metodo volto alla formazione storica ed alla costruzione di un gruppo “protetto” che valorizzi le differenze e all’interno del quale ogni partecipante possa esprimersi liberamente. Nell’ambito del percorso sono costantemente incentivate e promosse forme di espressione creativa ed artistica (musicale, teatrale, video/fotografica e pittorica) volte a preparare e, successivamente, elaborare l’esperienza vissuta.
Il percorso educativo e l’affiancamento proseguono lungo tutta la durata del viaggio e al rientro in Italia nei mesi successivi, nei quali vengono proposte, organizzate e realizzate attività di “restituzione” alla cittadinanza dell’esperienza vissuta a cura dei partecipanti.
Il percorso educativo è obbligatorio ed è parte integrante del progetto in quanto rappresenta la precondizione necessaria a vivere in maniera consapevole, informata e costruttiva l’intera esperienza sotto il profilo storico, emotivo ed educativo.
L’intero percorso di formazione è validato dal Comitato scientifico dell’Associazione Treno della Memoria, composto da docenti universitari, ricercatori e formatori provenienti da tutta Italia. Esso viene supportato da materiale educativo, didattico e bibliografico consegnato nel corso di ciascun incontro preparatorio nonché da un apposito volume di supporto e analisi storica.
Primo incontro: favorire la creazione del gruppo e lavorare con attività specifiche sul tema della fiducia, al fine di instaurare un corretto rapporto fra i partecipanti e fra gli stessi e i loro educatori.
Il primo incontro è infatti dedicato alla presentazione del progetto e ad attività non formali di group-building, funzionali alla conoscenza reciproca. Ai partecipanti è richiesto di esprimere aspettative e speranze rispetto a un viaggio cruciale per la loro crescita e la loro formazione.
Attraverso questa attività gli animatori possono quindi conoscere meglio le dinamiche del gruppo. Si tratta di un punto di partenza fondamentale per il buon funzionamento delle attività. Viene poi svolto un test per verificare le conoscenze storiche del gruppo e tarare così i successivi incontri.
Secondo incontro: garantire un'adeguata conoscenza storica dei partecipanti relativa ai fatti riguardanti la Seconda Guerra Mondiale e la Shoah, anche attraverso testimonianze e visite ai luoghi della memoria dei territori.
Ai partecipanti vengono proposte letture, riflessioni e laboratori per approfondire temi quali:
organizzazione e ideologia dei regimi nazista e fascista; il funzionamento del sistema concentrazionario europeo; gli effetti di guerra e deportazione sulla vita quotidiana.
Particolarmente importante è l’attenzione che viene rivolta alla Memoria dei luoghi. La conoscenza dei luoghi che furono teatro di eventi particolarmente significativi nel corso della seconda guerra mondiale (episodi di deportazione e Resistenza, per esempio) è fondamentale per trasformare la storia in realtà e per creare la consapevolezza di quello che è accaduto in Europa.
Terzo incontro: all'interno di tale incontro vengono proposte e valorizzate le testimonianze dirette, i diversi punti di vista delle persone portatrici di una propria memoria personale e le “storie” dei singoli territori.
Storia, Memoria e Testimonianza.
Quarto incontro: attività e giochi volti a sviluppare e rafforzare la fiducia tra i partecipanti del progetto e tra gli stessi e gli educatori. In tale incontro si condividono con i partecipanti il programma del viaggio, delle visite e delle attività che si svolgeranno fuori dall'Italia. In questo incontro si condividono anche le regole decise per gestire il viaggio, raggiungere le finalità educative che il Treno si propone e fornire ai partecipanti tutte gli ultimi dettagli logistici ed organizzativi.
Terminata la prima fase del percorso, nel periodo tra gennaio e marzo sono previsti i viaggi.
I partecipanti raggiungeranno in bus una prima tappa nella quale visiteranno luoghi della memoria europea del '900 per poi giungere a Cracovia, meta simbolica non solo per la sua vicinanza al Campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau ma anche perché la città ha vissuto l’occupazione tedesca e la sua popolazione ebraica, più di 15.000 persone, è stata quasi interamente sterminata dai nazisti
La terza fase del progetto prevede la rielaborazione dei vissuti e delle emozioni dei partecipanti nel tentativo di trasformare il dolore, la frustrazione e l’impotenza di fronte a ciò che è stato in riflessione sull’oggi, sul tema dei diritti negati e l'elaborazione di azioni di impegno concreto nella comunità di partenza.
Durante ciascuna fase del progetto, il monitoraggio sull’andamento del percorso educativo e sul perseguimento degli obiettivi preposti è stato costante e garantito attraverso:
• briefing con i tutor al termine di ogni laboratorio, durante i quali è stato possibile confrontare le proprie valutazioni, le impressioni sui partecipanti e riflettere su eventuali modifiche da apportare negli incontri successivi;
• momenti giornalieri di confronto con i tutor durante il viaggio a Cracovia.
• valutazione intermedia, proposta durante il viaggio di ritorno in Italia utile per comprendere l’andamento del progetto sotto diversi punti di vista (logistica, programma, elaborazione del tema, relazioni interpersonali e dinamiche di gruppo);
• valutazione finale: proposta a fine progetto ai partecipanti e a tutti gli enti coinvolti nel progetto, per verificare gli obiettivi raggiunti sui diversi livelli di intervento.